I risultati derivanti da Google AdSense, ultimamente, non sono stati molto soddisfacenti per la maggior parte dei proprietari di siti internet, che puntano molto su questa fonte di entrata, dimostratasi la più facile da implementare, se non anche la più redditizia.
I ricavi da AdSense dipendono dal numero di clic sugli annunci e dall’EPC o entrata per clic.
Il numero di clic dipende, naturalmente, dal numero di pagine viste e dal CTR, ossia il rapporto tra clic e pagine viste. L’EPC è difficilmente influenzabile, gli unici modi sono puntare su settori di nicchia più redditizi di altri e sperare di avere alte conversioni, che spingeranno Google AdSense ad aumentare il valore di ogni clic.
La nuova funzione di targeting per sezione, resa disponibile da Google non più di un mese fa, dovrebbe proprio consentire di aumentare le conversioni, grazie ad una maggiore pertinenza degli annunci, che dovrebbe consentire anche un sensibile aumento del CTR.
Tutti conoscono l’importanza di annunci ben contestualizzati. Bene, la nuova funzione ha come obiettivo quello di migliorare la contestualizzazione degli annunci sul vostro sito web. Questa funzionalità è già disponibile per tutti i publisher ed è di facilissima implementazione.
Ciò che la funzione di targeting per sezione di AdSense permette di fare è quello di specificare a Google, quali parti del contenuto del sito sono quelli maggiormente rilevanti, che AdSense dovrebbe prendere in considerazione, al momento di decidere quali annunci visualizzare in una pagina.
Annunci pertinenti sono un vantaggio per tutti. Lo sono per Google, che ottiene un maggior gettito, lo sono per i publisher AdSense, in quanto dovrebbero garantire più clic, meglio ricompensati, lo sono per i lettori, perchè trovare annunci pertinenti accanto al contenuto significa avere più elementi d’informazione di loro interesse.
Ma come si utilizza il Targeting per sezione?
Basta racchiudere le sezioni di contenuto, quindi anche più di una, che AdSense deve prendere maggiormente in considerazione, all’interno di due tag di commento:
Contenuto
Naturalmente, tra questi due tag di commento, AdSense si aspetta di trovare abbastanza contenuto e parole chiavi sufficienti, per determinare chiaramente quali annunci visualizzare sulla pagina.
Rimane di vitale importanza la formulazione del titolo della pagina, che dovrebbe essere uguale sia riguardo il tag Title che il tag H1.
E’ possibile, inoltre, designare sezioni da ignorare aggiungendo un parametro al tag di inizio sezione:
Contenuto
Inoltre, per i possessori di siti Made for AdSense, sembrerebbe anche che Google ha tenuto conto che questa funzione potrebbe essere utilizzata dagli spammer. Per questo ha stabilito che il targeting per sezione può essere utilizzato solo per enfatizzare o minimizzare le varie parti della pagina, tenendo sempre in considerazione le altre parti, per verificarne ulteriormente la pertinenza.